PREMESSA
La parrocchia Santi Medici Cosma e Damiano nasce per volontà di sua Eccellenza Monsignor Guglielmo Motolese, vescovo di Taranto fino al 1987 e a suo tempo, in Roma, alunno di don Umberto Terenzi, Padre fondatore dell’Opera Oblati Figli della Madonna del Divino Amore.
Nel Gennaio del 1969 Monsignor Motolese invia una lettera a don Umberto nella quale faceva richiesta di un sacerdote che fondasse una parrocchia nella città di Taranto, in un quartiere di estrema periferia: il Padre convoca il neo consacrato da appena 3 anni, don Michele Pepe e gli illustra le necessità del Vescovo. Dopo aver superato le prime perplessità e incoraggiato dal suo Padre spirituale don Michele parte per Taranto ove vi giunge il 23 ottobre del 1969.
Da questo momento con l’aiuto di Dio e di tanti fedeli benefattori inizia la lunga storia della parrocchia Santi Medici Cosma e Damiano di via lago di Scanno, in Taranto.
Il neo parroco viene ospitato in un pensionato di via lago Trasimeno, gestito da suore laiche: il Mater Misericordiae, ivi è annessa una cappella ove celebrare. All’esterno riconoscibile solo da una grande croce che di notte con la sua luce blu diventa riferimento in un quartiere periferico ove a stento vi è illuminazione. Qui resterà per otto anni.
Dopo un entusiastica accoglienza si provvede alla presa di possesso della “virtuale” parrocchia, tant’è che il pomeriggio del 31 dicembre 1969 in un maniera un po' inusuale, alla presenza di Monsignor Presicci, vicario per il vescovo e cancelliere, alla presenza delle ancelle del pensionato, don Michele Pepe prende possesso della nuova parrocchia.
Quindi il successivo 1 Gennaio 1970 esiste una parrocchia che viene ufficialmente inaugurata con solenne cerimonia dal vescovo Monsignor Motolese e alla presenza “compiaciuta” di don Umberto Terenzi: la piccola cappella non era mai stata tanto gremita tanto che le persone stavano fuori a seguire la cerimonia.
Nel contempo iniziano lavori di qualificazione del quartiere affinché ove vi erano oliveti, vigne e prati per il pascolo sorgessero strade ed edifici con annessi i servizi per le famiglie che la popolavano: erano gli anni del boom economico e il grande siderurgico dell’Italsider ne era la prova, le famiglie accorrevano e il quartiere Salinella si ingrandiva, merito anche dell’avvicinamento alla città da un sistema viabile e dai trasporti urbani. Mancava la chiesa.
LA POSA DELLA PRIMA PIETRA
Il 26 Settembre 1972 Monsignor Motolese officia la posa della prima pietra della nuova parrocchia così denominata: nuovo Tempio Santi Medici Cosma e Damiano, ciò per nulla togliere e distinguere dalla chiesa dei Santi Cosma e Damiano di Taranto vecchia.
Nell’estate del 1973 don Michele commissiona a Ortisei le statue dei santi: due pezzi unici in legno pieno. Esse giungono a Taranto il 10 Settembre del 1974 presso la cappella della Mater Misericordiae, in quanto la chiesa si accingeva a terminare i lavori per essere dichiarata agibile e in grado di ospitare le statue.
Il 26 Settembre dello stesso anno le statue, in solenne processione, vengono traslate nella nuova chiesa conferendole tutta la maestosità che merita: ora occorre ospitare il parroco, infatti la casa canonica ancora non è ultimata. Nel Settembre del 1977 don Michele lascia il pensionato per prendere “possesso” domiciliare della parrocchia e per proseguire l’opera del suo Padre accoglie 3 suore dell’Opera Figlie della Madonna del Divino Amore. Si darà avvio così all’asilo parrocchiale che salderà ulteriormente il legame tra le famiglie e la Parrocchia.
LA NUOVA VITA DELLA PARROCCHIA
Nascono tutte quelle realtà che mantengono vivo lo spirito parrocchiale, Caritas, Confraternita dei Santi Medici, Azione Cattolica, Scout Taranto 19 e gruppi di preghiera ma manca qualcosa. Il campanile, previsto nel progetto ma non realizzato per mancanza di fondi, vede la sua realizzazione dopo 20 anni, in coincidenza del 25° anniversario del parroco don Michele: così, il 26 Settembre 1992 viene inaugurato permettendo alle sue 9 campane di esprimere la sua voce anche per segnare le ore dell’orologio su quattro facciate di cui la parrocchia legge da ogni lato.
Le campane, per volontà di Don Michele hanno scolpito a sé il nome, a seconda la grandezza rispettivamente: Santi Medici Cosma e Damiano, Fede, Speranza, Carità, Pace, Pietà, Accoglienza, Ave Maria e Mater Divini Amoris.
La parrocchia ha visto nascere anche tre vocazioni sacerdotali in questi giovani, Fernando Altieri, Antonio Granio e Giancarlo Giannini ormai preti.
Gli anni trascorrono e nel 2011 don Michele Pepe da seguito alla guida della parrocchia a don Rodolfo Mischi e dopo una serie di parroci protempore, nel 2021 don Luciano Chagas ne continua il cammino.